Brevi
note
Il termine crisotilo si riferisce a tre minerali diversi, l’ortocrisotilo ed il paracrisotilo, rombici, ed il clinocrisotilo, monoclino, indistinguibili tra loro senza un’analisi ai raggi X. Il crisotilo viene comunemente chiamato asbesto o amianto di serpentino, per distinguerlo dall’amianto di anfibolo, più resistente all’aggressione chimica ma con temperatura di fusione più bassa. Si presenta in fibre biancastre, lunghe, flessibili, soffici o corte e più rigide. Nei vecchi manuali veniva descritto come l’”unico minerale con cui è possibile fare nodi”. E’ un costituente delle serpentiniti di basso grado metamorfico, che si rinviene soprattutto come riempimento di vene idrotermali. La genesi del crisotilo è legata al retrometamorfismo alpino: quando le serpentiniti profonde risalgono verso una zona più superficiale per erosione della copertura, si formano minerali in equilibrio con le nuove condizioni di pressione e di temperatura. Nelle miniere dello Sferlùn e dei Dossi di Franscia sono state trovate fibre disposte perpendicolarmente alle litoclasi, fino ad olte 2 m, le più lunghe di cui si abbia notizia. Ricchi giacimenti del minerale esistevano anche in Valchiavenna nelle vicinanze di Uschione. La legge 257/1992 ha sancito il divieto di estrazione, importazione e vendita dell’amianto, classificato come cancerogeno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.